Sono sempre pronta a provare nuovi ristoranti e nuove cucine e quando ho notato che a due passi da casa mia in Porta Romana stavano aprendo un nuovo ristorante dal nome francese e il design ricercato mi sono detta: “Devo andarci appena apre”. L’occasione mi si è presentata quando, cercando un posto per cenare con un’amica, ho scoperto che il ristorante Ça va sans dire di via Gulio Romano non solo era finalmente stato inaugurato, ma era su The Fork! E chi sono io per dire di no a una cena col 30% di sconto? 😉
La filosofia di Ça va sans dire in Porta Romana
Appena arrivate siamo state accolte da un cameriere molto gentile, Luca, che ci ha illustrato la filosofia di Ça va sans dire: gourmet easy eating, il mangiar bene senza impegno, assaggiando e condividendo i piatti in maniera informale e con curiosità.
Il menù riflette bene questa filosofia: piattini le mise en bouche come friselle, hummus e polpettine, zuppe europee ed asiatiche, tartare di fassona piemontese, contorni di verdura e dolci fatti in casa. I sapori sono un mix di cucina italiana e cucina asiatica con un twist francese, una specie di ristorante à tapas con un tocco nouvelle cuisine in piena zona Bocconi.
Cosa abbiamo mangiato al ristorante Ça va sans dire
Io ho deciso di iniziare con una zuppa thai con latte di cocco, ginger, peperoncino, lime, funghi champignons coriandolo e gamberi e di continuare con una tartare Bangkok con coriandolo, lime, ginger e senza peperoncino. Sono rimasta soddisfatta da entrambi i piatti: la tartare aveva carne di qualità e un buon sapore ed era accompagnata da chips di patate e barbabietole, la zuppa era molto buona e per mia gioia poco piccante.
Nota di merito al cameriere che, quando gli ho confidato che volevo assaggiare la zuppa ma temevo il peperoncino, mi ha rassicurata dicendo “Fidati, è buonissima. E se non ti piace la riporto in cucina e ti faccio fare qualcos’altro. Promesso.” e… ha mantenuto la promessa! Si è assicurato che la zuppa mi piacesse davvero prima di tornare a servire gli altri tavoli, un gesto che ho apprezzato e che è stata solo una delle tante note positive del servizio al Ça va sans dire di Porta Romana.
La mia amica ha ordinato il tonno arrosto al rosmarino con pomodori secchi e stracciatella, specialità della Salumeria Ittica di Moreno Cedroni, chef 2 stelle Michelin di Senigallia. Buonissimo e di grande qualità, anche se la porzione era molto esigua. In quanto ai dolci, abbiamo scelto una torta di mele e un budino ai fichi: entrambi molto buoni.
Come abbiamo mangiato da Ça va sans dire
Come si mangia al Ça va sans dire di via Giulio Romano a Milano? Bene. Sicuramente, molto bene. La qualità delle materie prime è alta e i piatti sono ricercati. Le porzioni non sono molto abbondanti e forse manca dal menu un piatto “che riempia” come potrebbe essere un piatto di pasta rivisitato o una zuppa come il Pho (vi ricordate del Pho di Vietnam Mon Amour di cui vi ho parlato qualche tempo fa?). Penso sia meglio venire qui con l’idea di una cena in versione “tapas rivisitate” o magari con l’idea di fare un aperitivo, data anche l’ampia carta di vini del locale.
Una cosa è certa: io tornerò da Ça va sans dire a Porta Romana, ma… spero di avere ancora lo sconto The Fork! Grazie al 30% di sconto ho speso 28€ per zuppa thai, tartare Bangkok, torta di mele e acqua. Altrove avrei speso meno, ma non so se avrei mangiato così bene e con un servizio così attento.
Cos’altro dire? Il ristorante Ça va sans dire in Porta Romana è senz’altro adatto a una cena (o aperitivo) elegante tra amici o in coppia. Il servizio è molto cortese e qualificato, il cibo è buono e la location è davvero bella.
Ça va sans dire: una location di design
Come forse ricordate ho lavorato per un breve periodo nel campo del design e voglio sempre che i posti dove mangio siano non solo buoni, ma anche belli. Ça va sans dire in via Giulio Romano ha un’atmosfera un po’ scandi-chic e un po’ industriale, un po’ gourmet e un po’ retro. I tavoli sono piccoli e scuri, le sedie sono prendono ispirazione dalla sedia Eames Plastic Chair DSW disegnata nel 1950 da Charles & Ray Eames, la palette di colori prevede l’abbondanza di nero, oro e verde acqua, le fantasie dei cuscini sono nordiche, le divise dei camerieri ricordano una boulangerie parigina, i lampadari sono moderni e dal tocco industrial, i piatti appesi ti riportano nelle case delle nonne. Un mix di design che funziona, decisamente.
Come raggiungere Ça va sans dire in via Giulio Romano?
Raggiungere Ça va sans dire in zona Bocconi è facile.Il mezzo più vicino è senz’altro il tram 24 (fermata Ripamonti-Bellezza), vicinissimo c’è anche il tram 9 (Ripamonti-Sabotino) o il bus 90 (Isonzo-Ripamonti) o 92 (Piazza Trento). Le fermate della metro più vicine (8-10 minuti a piedi) sono Porta Romana e Crocetta, entrambe linea gialla M3.
Ça va sans dire
via Giulio Romano, 1
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