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Articolo scritto dalla contributor Giulia Minguzzi
Trovare dei locali a Milano dove mangiare spendendo poco diventa sempre più difficile man mano che il tempo passa, soprattutto ora che la gente sta riprendendo a uscire più spesso a pranzo o a cena e i ristoratori ne approfittano per alzare i prezzi, nella speranza di recuperare le perdite che hanno subito durante i periodi di lockdown. Ma noi studenti universitari non ci diamo mai per vinto quando si tratta di scovare i posti più economici dove andare in pausa pranzo tra una lezione e l’altra o a cena nel weekend con gli amici.
Per questo motivo, in qualità di studentessa fuori sede che vive a Milano ormai da 4 anni e mezzo, ho deciso di redigere una guida su alcuni dei ristoranti più economici di Milano che ho avuto l’occasione di provare. Si tratta di una lista di indirizzi dove potrete mangiare piatti di qualsiasi tipo, dalle trattorie tradizionali milanesi al classico trancio di pizza, fino a citare anche ristoranti autentici cinesi o soluzioni per aperitivo o colazione veramente convenienti.
Il denominatore comune è il prezzo: in questo elenco troverete solo posti dove si può mangiare spendendo una media di 15 euro a persona, poi ovviamente dipende dalla tipologia di cucina proposta, ma poiché in linea di massima il budget di uno studente è quello, ho deciso di includere solo quei locali che permettessero di rispettarlo.
A fine articolo troverete anche un elenco comodo da screenshottare.
Trattoria La Madonnina: mangiare tipico spendendo poco
In una traversa di Corso San Gottardo si trova questa storica trattoria milanese, che offre piatti tradizionali della cucina lombarda. Si tratta di uno di quei ristoranti milanesi di una volta, rimasti autentici nonostante il passare degli anni, immuni alle tendenze e alle mode che spuntano di continuo anche nel settore della ristorazione milanese.
Dall’esterno si notano visibilmente i segni di longevità che contraddistinguono il posto, a partire dall’insegna, come dalle vecchie foto e riviste esposte in vetrina, quasi come a voler introdurre, ancor prima di entrare, il cliente a un salto nel passato; una sorta di avvertimento insomma: chiunque entrerà stia pronto a rivivere le memorie di un tempo ormai lontano. Ed effettivamente è proprio così.
Appena entrati, subito sulla destra si trova un bancone, dove l’oste (il proprietario) spunta le prenotazioni e serve da bere calici di vino rosso della casa o birre meneghine locali. Uno dei camerieri ci fa accomodare nella saletta principale e ci porta i menù. La location è in stile anni ’60, con tovaglie a quadri, sedie e tavoli di legno, tende ricamate a mano sulle finestre e vetrinette antiche (come quelle della nonna) che espongono foto di famiglia in bianco e nero. Sembra proprio di essere catapultati nel passato, nella vecchia Milano, dove la gente del posto sa di poter mangiare piatti tradizionali in un ambiente familiare a un ottimo prezzo.
Il menù è scritto a mano in corsivo e propone una selezione di pochi piatti lombardi tra primi e secondi (no antipasti) tutti estremamente semplici, casalinghi, come la pasta alla monzese (con salsiccia e zafferano) o la cotoletta alla milanese. Oltre a queste due portate abbiamo provato anche il cosciotto di pollo al forno con polenta e l’arrosto con le patate. Tutti i secondi sono comprensivi di contorno e, personalmente, mi sono saziata abbondantemente con una sola portata, ovvero la cotoletta con patate.
Eravamo in 4, due persone hanno preso sia la pasta che il secondo, mentre le altre due si sono limitate al secondo con contorno; con 1 litro di vino, acqua, coperto abbiamo speso 20 euro a testa, e ne siamo usciti pieni e soddisfatti. Viste le quantità dei piatti di questa trattoria, si può benissimo mangiare tanto prendendo solo una portata, per esempio la cotoletta o l’ossobuco con polenta, rimanendo intorno ai 15 euro.
Nel complesso, è una trattoria che sembra essere rimasta agli anni in cui è nata, che ti fa sentire a casa della nonna, dove puoi venire coccolato e rifocillato proprio come farebbe un componente anziano della tua famiglia. Consigliato per pranzo o cena economica con famiglia o con amici.
Bar Trattoria Madonnina
Via Gentilinio, 6 (metro M2 fermata Porta Genova; tram 3)
Il Brutto anatroccolo: mangiare a meno di 15 euro
Rimanendo in zona Navigli, precisamente in via Evangelista Torricelli 3, si trova un altro bar-trattoria di una volta, con tovaglie a quadri e arredi rustici, cucina semplice e casalinga, a prezzi davvero economici. Questo locale, così come il proprietario, ha una filosofia tutta sua: di sera si apre alle 21:03, la cucina chiude dopo una certa ora ma il ristorante è aperto fino all’una di notte, di sabato sera non accettano prenotazioni (chi prima arriva meglio alloggia), domenica chiusi. Ambiente e atmosfera anni ’70, gli interni semplicissimi e un po’ retrò, il servizio è spartano, senza fronzoli, le ordinazioni vanno scritte autonomamente su un taccuino indicando quante e quali portate si prende (nel menù è indicato di scrivere esplicitamente “dopo” per stabilire l’ordine con cui si vuole che arrivino i piatti); avventori e frequentatori assidui del posto sono per lo più ragazzi giovani che organizzano tavolate anche da 20 persone e si divertono perché si sentono come se fossero a casa di uno di loro.
Rumoroso, chiassoso, divertente. Bisogna essere persone che non si fanno problemi ad accettare questo “mood” quando mangiano a un ristorante: non andate se avete particolari pretese o vi aspettate una trattoria chic-vintage; il gestore è un uomo un po’ burbero, scorbutico a volte, ma è proprio ciò che lo rende caratteristico, insieme al suo locale. Insomma, si tratta di una trattoria “ruspante” , che offre quello che c’è, e se quello che c’è non vi va bene potete anche alzare i tacchi per far posto a qualcun altro.
Dopo questi avvertimenti posso dirvi che, se avete deciso comunque di provare questa esperienza fatiscente, non rimarrete delusi dal cibo che offre la casa (e dal loro rapporto quantità-qualità/prezzo): noi abbiamo preso spaghetti al ragù (6 euro) e orecchiette con crema di broccoli e acciughe (6 euro), a seguire cotoletta (9 euro) e salsiccia ai ferri con patatine fritte (7 euro). Che dire? Tutto buono, purché semplice, ma allo stesso tempo abbondante, un pasto casalingo che riscalda il cuore e la pancia. Particolari piatti presenti nel menù (e che abbiamo visto passare spesso fra i tavoli) erano la tartare di cavallo con tuorlo d’uovo sopra, lo spezzatino d’asina, e il praga alla piastra. I prezzi dei piatti non raggiungono i 10 euro e puoi benissimo saziarti spendendo molto poco, considerando che ci troviamo alle porte dei Navigli.
Se la descrizione di questa trattoria informale e decisamente alla buona, ma tutto sommato divertente, vi ha incuriosito, vi consiglio di andare a provare i loro piatti almeno una volta, con amici o parenti, più siete meglio è. Attenzione: assolutamente sconsigliato per un primo appuntamento o se si vuole fare buona impressione con qualcuno. Vi suggerisco piuttosto di recarvi dal Brutto Anatroccolo con chi avete già molta confidenza e chi sapete che non ha problemi a mangiare in una trattoria del genere; altrimenti potreste rischiare che i vostri commensali si sentano a disagio se non apprezzano particolarmente questi ambienti.
Bar Trattoria Il brutto anatroccolo
Via Evangelista Torricelli, 3 (metro M2 fermata Romolo)
Trattoria Fa Ballà L’Oeucc e le orecchie di elefante
Nel quartiere di Baggio, un po’ più lontano dal centro città, si trova questa trattoria milanese, famosa per le sue “orèggie di elefante” ovvero le tipiche orecchie di elefante, cotolettone battute a dovere di dimensioni notevoli, che in questo ristorante vengono proposte nella loro versione classica alla milanese, oppure “vestite”, cioè con l’aggiunta di qualche sfiziosità, come ad esempio scamorza e speck sopra, proprio come se fosse una pizza. Ambiente semplice e famigliare, accoglienza calorosa e cameriere gentilissime. Sono stati molto disponibili a cambiarci il tavolo dato che avevamo portato con noi il nostro cagnolino e per farci stare più comodi ci hanno spostato in un angolo del locale un po’ più grande dove eravamo più spaziosi e abbastanza lontani da altri tavoli così da non dare fastidio a nessuno. Appena accomodati, ci viene portato un aperitivo di benvenuto con un calice di crodino e qualche stuzzicheria.
Il menù è improntato sulla cucina tradizionale lombarda e i prezzi sono abbastanza economici, soprattutto per le quantità e le dimensioni di ogni portata. Abbiamo preso mondeghili e nervetti di antipasto (1 euro per polpettina e 5 euro per l’insalata di nervetti) per poi proseguire con i secondi piatti, nonostante il risotto alla milanese a soli 10 euro ci attirava molto; ordiniamo due cotolette, una classica (15 euro) e una vestita “affumicata” (17 euro), il brasato con il purè (15 euro) e infine la “busecca” ovvero la trippa alla milanese (10 euro). Il ristorante propone anche grandi classici come il risotto con l’ossobuco, la cassoeula, e una serie di risotti in diverse varianti. Il menù è consultabile online sul loro sito e sulla loro pagina facebook.
Si distingue per la calorosità del personale e soprattutto per l’abbondanza delle cotolette: uno di noi non è riuscito a terminare il piatto. Le portate che ho assaggiato nel complesso mi sono piaciute tutte, si vede che è una cucina molto casereccia e tradizionale, ma che non ha paura di proporre alcune rivisitazioni in chiave un po’ più alternativa e moderna. Un elemento che ho apprezzato molto e per il quale ritornerei, sono curiosa di provare le diverse varianti di “oregia” che offrono nel menù (e stavolta magari anche uno dei risotti sulla carta).
Giudico molto positivamente la mia esperienza dalla Trattoria Fa Ballà L’Oeucc, il pranzo che ho avuto il piacere di gustare e condividere con i miei familiari lo consiglierei altre cento volte se si vuole mangiare cucina tradizionale milanese senza uscire dal ristorante spennati. Magari è un’occasione per portare a mangiare fuori i propri genitori che ti vengono a trovare se sei uno studente fuori sede come me e, come giusto che sia, vogliono provare cotoletta e ossobuco in una trattoria tipica milanese.
Trattoria Fa Ballà L’Oeucc
Via Pistoia, 19 (Baggio – raggiungibile in auto oppure con i mezzi prendendo la metro M1 fino alla fermata Bisceglie e poi l’autobus 58 fino alla fermata Via Val D’Intelvi)
Trattoria San Filippo Neri: cucina tipica zona Precotto
In zona Precotto (M1) a due passi dall’ufficio dove lavoro come stagista (che razza di universitaria sarei se non facessi anche un lavoretto in stage part-time?) c’è una trattoria di cucina tradizionale che offre piatti tipici milanesi e non, molto frequentata in pausa pranzo da lavoratori e impiegati degli uffici lì intorno. La formula menù fisso primo, secondo e contorno comprensivo di vino a 15 euro è secondo me onestissima, viste le porzioni e la bontà dei piatti. Le proposte di menù fisso si possono trovare anche sabato e domenica, non solo nei giorni infrasettimanali. Oltre a cotoletta e risotto mantecato nel midollo, un grande classico che si trova quasi sempre nel menù, anche d’estate (e che consiglio di provare), è il gulasch leggermente piccante con polenta.
Come tutte le trattorie sopra citate la cucina è molto casereccia, i piatti gustosi e le quantità generose; il ristorante ha un pergolato esterno ed accoglie molte persone anche d’inverno grazie ai funghi riscaldanti. In pausa pranzo è sempre strapieno, ma, nonostante ciò, il servizio è rapidissimo e le portate arrivano quasi subito.
Lo consiglio per pranzi di lavoro convenienti e non solo, può essere una valida opzione anche per una cena con gli amici nel weekend senza spendere un prezzo esagerato. Adatto per sfamare bocche voraci e stomaci esigenti a pochi euro.
Trattoria San Filippo Neri
Viale Monza 220, (M1 Precotto)
Trattoria Sabbioneda per mangiare a Milano economico
Un’altra trattoria molto economica dove mangiare piatti tradizionali lombardi e pasta fresca fatta in casa è la Trattoria Sabbioneda da Romolo (zona Lima). Consigliata da amici studenti che frequentano le vie di Loreto e Corso Buenos Aires e si recano spesso a pranzo in questo locale, affermando che si tratta sicuramente di uno dei ristoranti più economici a Milano.
Un posto sincero, con sedie di legno e tovagliette di carta, una miriade di quadri appesi alle pareti che ritraggono motociclette Harley Davidson e un numero inquantificabile di targhe tappezzano tutto il locale. Ci si sente un po’ a casa della nonna, un po’ in una tavola calda per motociclisti. Poco importa, perché l’importante è quel che offre la cucina: primi di pasta fresca e sughi appetitosi, con una proposta ampia di diverse tipologie di ravioli, come ad esempio i plin di carne al sugo d’arrosto, i tortelli di borragine burro e salvia, i ravioli di zucca mantovana… e altri manicaretti.
I primi piatti costano tutti intorno agli 8 euro. Per quanto riguarda i secondi (da un prezzo minimo di 8,50 euro a un massimo di 12,50) potete trovare lo stinco con polenta, il brasato, la cotoletta, la cassoeula il mercoledì, ma anche proposte più semplici come le cosce di pollo al forno, l’arrosto o il coniglio alla ligure.
Una sola portata, che sia primo o secondo, è sufficiente per saziarsi fino a sera se capitate per pranzo, oppure potete prendere un primo a testa e dividere un secondo se proprio non siete soddisfatti (ma le porzioni sono davvero abbondanti, valutate bene prima di ordinare 3 o 4 portate).
Se vi trovate in zona, vale la pena fare un salto per assaggiare i piatti casalinghi di questa trattoria molto alla mano ma con proposte estremamente gustose. Consigliato chiamare per prenotare un tavolo, soprattutto durante il weekend.
Trattoria Sabbioneda Da Romolo
Via Alessandro Tadino, 32 (metro M1 fermata Lima)
Miscusi: mangiare a Milano centro spendendo poco
Come non citare il primo ristorante dove si reca uno studente fuori sede che è arrivato da poco a Milano e vuole mangiare un buon piatto di pasta instagrammabile per poterlo ripostare sui suoi social?
I locali della catena Miscusi sono una buona opzione per un pranzo veloce tra una lezione e l’altra, e il format è molto conveniente: un piatto di pasta costa tra i 9 e 12 euro massimo, a seconda del sugo che scegli come condimento (i più classici sono: carbonara, pomodoro, pesto, cacio e pepe, verdure, tonno e pistacchi…), il formato di pasta, corta o lunga, normale o integrale, ed eventuali toppings da aggiungere come tocco finale (come la granella di pistacchi o quella di nocciole, burrata, pomodorini secchi o altre sfiziosità). Tutta la pasta è fresca e fatta da loro nel laboratorio a vista che è presente in ogni sede di Miscusi. L’acqua è free-refill e pane + coperto sono compresi nel prezzo del piatti di pasta.
A seconda della stagione, inseriscono nel menù dei nuovi piatti, come le tagliatelle ai funghi (in foto) nel periodo autunnale, o gli spaghettoni con tartare di gamberi e burrata in estate. Ci sono inoltre dei piatti must che almeno una volta vanno presi se si va da Miscusi, come “il pacchero Tricolore” o “le trofie golose”.
Oltre alla pasta, da Miscusi ci sono sempre le bruschette da condividere con i vostri amici per stuzzicare l’appetito: bruschette al pesto, al pomodoro e stracciatella di burrata oppure con le verdure. Anche i dolci di Miscusi sono da provare: il mio preferito è sicuramente la torta della nonna, ma anche il tiramisù, quando c’è, è ottimo per concludere in dolcezza.
I prezzi sono abbastanza bassi e recarsi in uno dei ristoranti di questa catena salva sempre la vita se non si ha idea di dove andare e si vuole spendere poco per un pranzo o una cena informale. A Milano potete trovare Miscusi in Colonne di San Lorenzo, a Cadorna, in Stazione Centrale, a Isola e in zona Bocconi.
Miscusi
Varie sedi a Milano e altre città d’Italia
Pizza e Mozzarella: pizzeria super economica a Milano
Se cercate una pizzeria napoletana a Milano dove mangiare una pizza buonissima con ingredienti genuini e di provenienza DOP a un prezzo davvero stracciato dovete assolutamente provare Pizza e Mozzarella, che a Milano ha due sedi, una a Settimo Milanese e una più in centro, zona navigli (fermata Romolo M2).
Io frequento spesso questo secondo locale, trovandosi a pochi minuti da dove vivo e la location è molto curata e di grandi dimensioni; accoglie infatti un sacco di persone a pranzo e a cena, soprattutto giovani coppie o gruppi di ragazzi in età universitaria, e la gente, pur di mangiare la loro pizza, continua ad arrivare a rotazione anche sul tardi. L’interno è arredato creativamente alternando lucine e piante rampicanti per tutta la sala; le pareti e i tavoli sono decorati a tema pizza: sui muri del locale figurano scritte che richiamano la mozzarella e il pomodoro, su alcuni scaffali sono esposti i prodotti che utilizzano per fare la pizza, come la passata di pomodoro (presente anche su ogni tavolo come ferma posto), la mozzarella di bufala e la farina, che è possibile anche comprare all’etto o al chilo.
Una pizza margherita costa 4,5 euro, gli antipastini tipici napoletani come il cuoppo («o’ cuopp’» come lo chiamano loro, il tipico misto di fritti napoletani) o la montanarina (scriscioline di pizza fritta con pomodoro, parmigiano e basilico) rispettivamente 3 euro e 2 euro. Il menù è molto semplice con poche proposte di pizza ma vi assicuro che sono fatte a regola d’arte e l’impasto non ha nulla da invidiare a quello che potete trovare a Napoli. Inoltre, sulla carta ci sono un paio di alternative alla pizza, che ricalcano la tradizione dei primi piatti originari della Campania: gnocchi alla sorrentina e pasta e patate (entrambi 5,5 euro), una vera prelibatezza per chi conosce e ama la cucina campana.
Essendo vicino a casa, ci sono stata già parecchie volte e devo dire che non sono mai rimasta delusa dalla bontà delle pizze; il problema principale di questo locale è che diventa praticamente impossibile prenotare per gruppi numerosi durante il weekend: sopra le 8/10 persone infatti non prendono prenotazioni il venerdì, sabato e domenica, e andare lì sperando di trovare posto equivale a fare un viaggio a vuoto, soprattutto se si viene da lontano. A volte si può avere fortuna se si è in coppia e si prova ad andare sul tardi, ma hanno tavoli prenotati anche alle 22:30 perciò vi consiglio di tentare la sorte solo se, come me, abitate in zona, altrimenti giocate d’anticipo e prenotate sul sito (molto efficiente, arriva il messaggio di conferma della prenotazione sul cellulare) oppure provando a chiamare direttamente, anche se rispondono sempre più raramente in questi ultimi tempi.
Per concludere una cena o un pranzo da Pizza e Mozzarella è d’obbligo prendere un dolcino accompagnato da un bicchierino di limoncello, così potrete assaporare a tutto tondo l’atmosfera del Sud che si respira in questo ristorante. Io prendo sempre i diavoletti alla nutella (2 euro), ovvero pasta della pizza fritta con sopra nutella e zucchero a velo: una vera golosità alla quale non riesco mai a resistere. Altri dolci giudicati egualmente squisiti dai miei amici sono la pastiera napoletana e il tiramisù della casa (3 euro).
Pizza e mozzarella
Via Carlo Torre, 22 (metro M2 Romolo; autobus 90)
Spontini: mangiare a Milano spendendo poco
Se invece preferite la pizza alta, in teglia, con impasto soffice e base bella unta e croccante, allora dovete provare la pizza di Spontini, un must della pizza al trancio a Milano. Non potete dire di vivere veramente a Milano se non l’avete mai provata: si tratta di una tipologia di pizza molto diversa da quella napoletana, ma anche da quella bassa romana. I tranci di Spontini sono tipicamente triangolari; si può scegliere la dimensione di ognuno (normale o abbondante) ed eventualmente aggiungere doppia mozzarella alla porzione, mentre i condimenti sono abbastanza classici: margherita, diavola, prosciutto cotto, funghi, acciughe e capperi (mio preferito in assoluto) e stagionalmente viene proposto un gusto nuovo sul menù.
Spontini ha aperto la prima pizzeria a Milano nel 1953, proprio in via Gaspare Spontini, ed è lì che è stata inventata la ricetta del famoso trancio cotto in teglia, amatissimo oggi da tutti i milanesi e non. Ad oggi Spontini è diventato un vero e proprio franchising e ha aperto diverse sedi in tutta Milano.
Un trancio normale di pizza mediamente va dai 5 euro, se si tratta per esempio di una margherita (7 euro abbondante), ai 7/8 euro se si prende un trancio speciale (8,5 o 9 euro per porzione abbondante). Ciò che contraddistingue questa inimitabile pizza è la “sofficiosità” dell’impasto, se così si può dire, l’altezza del trancio, e la croccantezza della base che sfrigola in bocca non appena si dà il primo morso.
Quando arrivai a Milano non sapevo nemmeno potesse esistere un tipo di pizza del genere e, per mia (s)fortuna, dopo pochissimo che ero in città, sono stata portata da una vera milanese a mangiarla sul posto: da quel momento è diventata uno dei miei comfort food per eccellenza, una vera e propria ghiottoneria. Ormai non posso più farne a meno, proprio come i milanesi d’hoc.
Spontini
Varie sedi a Milano
Puccia’s Brother per mangiare low cost a Milan
Che ne dite di una bella puccia salentina come validissima alternativa economica durante la pausa pranzo? In zona Cadorna nasce questo locale “made in Puglia” che propone come suo piatto di punta nel menù la puccia, ovvero una tipologia di pane (farina di semola) cotto in forni di pietra che rimane croccante all’esterno, quasi come se si creasse un guscio, e morbido all’interno, così da impregnarsi per bene di tutti gli ingredienti con cui la si vuole riempire: la puccia è componibile oppure si può scegliere le combinazioni già presenti in menù.
Il prezzo di una puccia parte dai 7,90 euro (basic), fino a 8,50 per le pucce standard, per poi arrivare a 9/10 euro se si prendono le pucce gourmet. È divertente potersi sbizzarrire per riempire la puccia con una combinazione infinita di ingredienti, salse e condimenti, tutti freschissimi. Io ho lasciato la composizione della mia puccia a discrezione dello chef, non avendo particolari problemi di gusti, e il risultato è stato veramente una bomba per il palato: speck, verdure grigliate, brie, salsa tartara e pomodorini secchi, mentre la mia amica ha scelto una puccia vegetariana ugualmente saporita e succosa.
Lo speck era veramente buono, si percepiva che fosse stato affettato al momento, e anche i formaggi di entrambe le pucce sembravano proprio nostrani. Inoltre ho apprezzato molto la quantità di “ripieno” con cui è stata rimpinzata ciascuna delle pucce: a volte capita che alcuni locali vadano a risparmio su ingredienti pregiati o tendano a limitare la dose di salumi e formaggi per abbondare di qualcos’altro che magari ha un costo inferiore; direi che questo non è decisamente il caso di Puccia’s Brother, entrambe le pucce strabordavano di ingredienti di qualità e ad ogni morso si creava un’esplosione di gusto per le papille gustative.
Insieme al caffè, ci è stato offerto anche un pasticciotto al pistacchio alla fine del pasto, veramente ottimo per terminare questo pranzetto con i fiocchi. Nel complesso, esperienza estremamente positiva da Puccia’s Brothers, lo consiglierei per una pausa pranzo veloce in centro se si vuole spendere non più di 10/15 euro e mangiare qualcosa di un po’ diverso dal solito panino (e anche più gustoso).
Puccia’s Brothers
Piazza Virgilio 3 (metro M1/M2 fermata Cadorna FN)
Tang Gourmet: ristorante cinese super economico
Se siete a Milano in zona Paolo Sarpi e avete voglia di cucina cinese senza fronzoli, potete recarvi da Tang Gourmet, una trattoria autentica, sincera, con poche pretese, ma dove si può andare sul sicuro quando si tratta di mangiare ravioli e noodles a un prezzo davvero irrisorio per le quantità di ogni porzione.
In foto potete vedere i miei piatti preferiti che ordino sempre (e che tutte le volte faccio fatica a finire perché molto sazianti e abbondanti) ovvero i ravioli brasati della casa e i noodles saltati con manzo al pepe nero e peperoni. È molto più che sufficiente un piatto di ravioli (il prezzo va dai 3 ai 5 euro per una porzione di 5 ravioli circa) da dividere con i vostri amici e un piatto principale come noodles in brodo o senza, saltati, freddi… insomma disponibili in tutte le varianti che potreste desiderare (dai 5 ai 7,5 euro per porzione di noodles).
Come tutta la cucina cinese, anche quella di Tang Gourmet fa uso abbondante di spezie, come il coriandolo, e molti dei piatti sono piccanti, perciò fate bene attenzione a cosa ordinate e chiedete al momento dell’ordinazione, che avviene direttamente in cassa, se avete dubbi o siete allergici a qualcosa.
Avevo già recensito questo ristorante in passato, perciò per ulteriori dettagli del menù, dei piatti e dei prezzi vi rimando alla mia recensione su Tang Gourmet.
Tang Gourmet
via Paolo Sarpi, 17 (Mezzi: Bus: 43, 57, 94; Metro: M5 lilla Monumentale; Tram: 12, 14)
Ramen Shop: opzione low cost a Milano
Amanti del ramen a rapporto! Ho qui per voi una chicca che vi permetterà di mangiare un ramen fresco tirato a mano davanti ai vostri occhi in zona Lima/Porta Venezia (Corso Buenos Aires) spendendo tra gli 11 e i 15 euro massimo!
Ultimamente i prezzi dei ramen sono saliti alle stelle poiché stanno iniziando a nascere parecchi locali di ramen a Milano, e può capitare di spendere anche 20/25 euro prendendo solo una ciotola di ramen e una bibita. Perciò ho deciso di inserire questo posticino per darvi una dritta se, come me, adorate il ramen, ma il vostro portafoglio è quello di uno studente sempre alla ricerca di posti economici dove mangiare a Milano.
Ramen shop è un localino veramente piccolo, avrà una quindicina di coperti massimo e spesso c’è la fila fuori per mangiare, perciò vi consiglio di non andare nelle ore di punta se non volete aspettare troppo. Ad ogni modo, l’attesa vale la pena: all’entrata si nota subito un signore in cucina che si occupa di “sbattere” letteralmente su un bancone di legno la pasta fresca che verrà utilizzata per fare il ramen; il profumo di brodo saporito è inebriante non appena si apre la porta del ristorante e la signora che vi accoglie è molto gentile nel farvi accomodare non appena si libera un posto.
Le ciotole di ramen vanno dal più classico tonkatsu a quelle più particolari come il ramen di pesce o il ramen di roast-beef; c’è la possibilità di ordinare anche dei bao o dei gyoza come antipasti, ma io solitamente non li ordino mai perché riesco a saziarmi per bene con un piatto di ramen e soprattutto perché voglio assaporarlo con gusto e riempire la mia pancia vuota con quel buonissimo brodo.
Il servizio è veloce e il personale accogliente, portano anche la forchetta se qualcuno dovesse avere difficoltà a mangiare con solo le bacchette. Non aspettatevi certo un ristorante chic, ma il rapporto qualità/prezzo di queste ciotole ne vale davvero una visita se vi trovate in zona.
Ramen Shop
Via Alessandro Tadino, 13 (Metro M1 Lima/Porta Venezia)
Misciò per una colazione economica a Milano
Colazione con brioche farcita a vostro piacimento e sul momento a solo 1 euro? La trovate da Misciò in zona Lambrate, un bar che sforna brioche, cookies, torte e altre leccornie per la vostra colazione e offre la possibilità di fare una buonissima colazione economica a pochissimi euro. Io mi sono recata per colazione con una mia amica e abbiamo preso una brioche farcita con crema di nocciole e l’altra con cioccolato bianco e marmellata di frutti di bosco, entrambe al prezzo di 1 euro ciascuna.
Il bar rimane aperto tutto il giorno fino a sera e vale la pena di provarlo anche per il pranzo e per l’aperitivo. Primi e secondi piatti del giorno tra i 7 e i 9 euro, molto semplici ma di buona qualità, mentre la formula aperitivo/apericena a meno di 10 euro sembra super conveniente, e vorrei provarlo soprattutto con l’arrivo della bella stagione dato che dispone di un piccolo cortiletto esterno.
Misciò
Via Teodosio, 37 (fermata metro Lambrate M2)
Ravizza: aperitivo economico in zona Duomo a Milano
Dove fare aperitivo economico a 10 euro dietro piazza Duomo a Milano? Da Ravizza 1871, una pasticceria/rosticceria siciliana che dalle 18 inizia a servire un ottimo aperitivo con ogni genere di manicaretti del giorno preparati da loro: brioche salate, anelletti al forno alla palermitana, torte di verdura, patatine… e chi più ne ha più ne metta. I drink e il cibo sono buoni e per il prezzo direi anche molto abbondanti.
In foto potete vedere la porzione di aperitivo per due persone; la considererei più un’apericena date le quantità. Abbiamo speso 10 euro a testa per tutto quello che ci è stato portato in questi vassoi più i cocktail (un analcolico e un Mojito). Sul blog è già menzionato questo bar insieme ad altri posti dove fare aperitivo in zona duomo a Milano, perciò andate a dare un’occhiata per altri consigli!
Ravizza 1871
Via Ulrico Hoepli, 3 (fermata metro Duomo M1/M3)
Dove mangiare a Milano low cost: l’elenco
Ecco infine un elenco comodo da screenshottare dei ristoranti economici di Milano a provare di studente fuori sede:
- Bar Trattoria Madonnina – Via Gentilinio, 6 (metro M2 fermata Porta Genova; tram 3)
- Bar Trattoria Il brutto anatroccolo – Via Evangelista Torricelli, 3 (metro M2 fermata Romolo)
- Trattoria Fa Ballà L’Oeucc – Via Pistoia, 19 (Baggio – raggiungibile in auto oppure con i mezzi prendendo la metro M1 fino alla fermata Bisceglie e poi l’autobus 58 fino alla fermata Via Val D’Intelvi)
- Trattoria San Filippo Neri – Viale Monza 220, (M1 Precotto)
- Trattoria Sabbioneda Da Romolo – Via Alessandro Tadino, 32 (metro M1 fermata Lima)
- Miscusi – Varie sedi a Milano e altre città d’Italia
- Pizza e mozzarella – Via Carlo Torre, 22 (metro M2 Romolo; autobus 90)
- Spontini – Varie sedi a Milano
- Puccia’s Brothers – Piazza Virgilio 3 (metro M1/M2 fermata Cadorna FN)
- Tang Gourmet – via Paolo Sarpi, 17 (Mezzi: Bus: 43, 57, 94; Metro: M5 lilla Monumentale; Tram: 12, 14)
- Ramen Shop – Via Alessandro Tadino, 13 (Metro M1 Lima/Porta Venezia)
- Misciò – Via Teodosio, 37 (fermata metro Lambrate M2)
- Ravizza 1871 – Via Ulrico Hoepli, 3 (fermata metro Duomo M1/M3)
Articolo scritto dalla contributor Giulia Minguzzi
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