Articolo scritto dalla contributor Katherine Melendrez
La pandemia ha costretto tutti a riscoprire le gioie dello stare a casa, dello sfornellare o, come nel mio caso, dell’impiattare il delivery. Insomma, un po’ per noia e un po’ per curiosità, mi sono ritrovata a cercare oggetti chic o di design che mi piacerebbe avere in cucina se avessi un budget illimitato (spoiler: non ce l’ho).
(a fine articolo, l’elenco con link diretti ad Amazon)
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Ginori
La mia wish-list non può che aprirsi con le porcellane di Ginori.
La storia della maison inizia nel 1735 a Doccia, a due passi da Firenze, quando il marchese Carlo Andrea Ginori avvia una fabbrica di porcellane destinata a diventare un’icona di stile in tutto il mondo. Per farvi capire quanto le porcellane fossero una questione di stato all’epoca, pochi anni più tardi, nel 1759 le porcellane di Sevrès, la cui produzione è stata voluta da Madame Pompadour e Luigi XV, sarebbero entrate a far parte del tesoro della corona francese.
Oggi Ginori fa parte del gruppo del lusso Kering, e nel corso dei secoli sono passati per l’azienda nomi importanti, fra cui quello di Gio Ponti, che ha ricoperto il ruolo di direttore artistico dal 1923 al 1933, e Alessandro Michele, attuale direttore artistico di Gucci.
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Fornasetti
Lo ammetto: a furia di seguire influencer su Instagram, anche io ho iniziato ad apprezzare i pezzi di Fornasetti che, nel caso in cui foste a corto di idee per regali di Natale alla suocera, sono sempre un’ottima idea.
Piero Fornasetti nasce nel 1913 a Milano da un’agiata famiglia borghese e negli anni cinquanta fonda in città un atelier di design e arti decorative che porta il suo nome.
La svolta avviene grazie a Gio Ponti, che lo spinge a sviluppare e produrre oggetti di uso quotidiano arricchiti con una decorazione che avrebbe portato l’arte nel quotidiano. Oggi l’atelier è conosciuto per la produzione di alto artigianato di mobili e complementi, secondo il principio della “follia pratica”.
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Seletti
Per chi come ha un budget più contenuto e non può (ancora) permettersi un servizio Ginori o Fornasetti, Seletti è l’alternativa perfetta. L’azienda, nata a Mantova nel 1964, si distingue infatti per offrire pezzi particolari che fanno subito design, a prezzi accessibili.
Tra i piatti e accessori da cucina di design di Seletti vanno citati senza dubbio:
- Linea Hybrid per piatti e porcellane varie. Nomen omen, è una linea di porcellane che fonde due stili diversi.
- Linea Kintsugi, ispirata all’arte giapponese di riparare le cose rotte con l’oro
- Set caffè a forma di bicchieri in plastica
- Vaso a forma di cuore
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Alessi
La forma è sostanza, e i designer di Alessi lo sanno bene.
L’azienda è stata fondata nel 1921 da Giovanni Alessi ad Omegna, in Piemonte. Ormai alla terza generazione, Alessi è un fiore all’occhiello nel settore dell’industrial design, ossia “l’uso di arti e scienze applicate al fine di migliorare estetica, ergonomia, funzionalità e commerciabilità del prodotto”.
L’intuizione geniale avviene nel 1970, quando l’azienda inizia a collaborare con nomi importanti del design italiano ed internazionale, un elemento che diventerà una caratteristica distintiva del marchio. Fra i designer noti al grande pubblico cito Zaha Hadid, architetto della torre Generali in Piazza Tre Torri, e Philippe Starck, designer delle famosissime sedie Kartell che potete trovare in metà dei bar e locali a Milano.
Fra i gli accessori da cucina di design più iconici di Alessi vanno citati senz’altro:
- “Juicy Salif”, il ragno spremiagrumi ideato da Philippe Starck
- “9093”, il bollitore con l’usignolo che fischia quando l’acqua è in ebollizione, creato da Michael Graves, professore di architettura a Princeton
- “Anna G.”, il cavatappi a forma di donna, disegnato da Alessandro Mendini, designer, architetto e consulente di immagine per aziende come Philips, Swarovski e Swatch
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SMEG
Per la categoria “instagrammabile”, ammetterete che un elettrodomestico bombato color rosso ciliegia SMEG fa sempre la sua porca figura.
L’azienda, un’altra eccellenza del made in Italy, è stata fondata nel 1948 come ditta di smalteria e lavorazione metalli a Guastalla, in Reggio Emilia, e SMEG è infatti l’acronimo di “Smalterie Metallurgiche Emiliane Guastalla”.
A partire dagli anni settanta SMEG collabora con architetti e designer di fama mondiale come Renzo Piano. Nel 2014 presenta la collezione dei piccoli elettrodomestici dalle forme bombate, e nel 2016 lancia con Dolce & Gabbana il loro primo progetto “Frigoriferi d’arte” (i.e. 100 frigoriferi dipinti a mano da artisti siciliani); la partnership continua nel 2017 con la collezione dei piccoli elettrodomestici “Sicily my love” e nel 2019 con “Divina Cucina”.
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Lagostina
Diciamocelo, per la milanese imbruttita che (ogni tanto) cucina, la pentola a pressione è la svolta: in meno di 10 minuti è possibile preparare verdure bollite, risotti e persino rispondere a qualche mail. E la pentola a pressione per eccellenza non può che essere lei: Lagostina.
L’azienda nasce nel 1901 quando Carlo Lagostina e il figlio Emilio rilevano una fabbrica per produrre posate di ferro stagnato. L’introduzione dell’acciaio inossidabile si deve al nipote, che intuisce il potenziale del nuovo materiale puro, igienico e splendente. Il resto è storia; nel 1934 nasce il pentolame “Casa Mia”, oggi ancora esposto al MoMa di New York.
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Tutti i piatti e accessori da cucina di design da comprare
Ecco un comodo elenco con tante idee regalo di design per la cucina e link agli shop online che potete utilizzare:
- vaso cuore anatomico Seletti (80€)
- lampada topo Seletti (80€)
- piatto di design Hybrid Seletti (58€)
- tazza Kintsugi Seletti (37€)
- set 6 bicchierini da caffè Seletti (55€)
- spremiagrumi Alessi (52€)
- bollitore Alessi (102€)
- cavatappi Alessi (47€)
- tostapane Smeg (159€)
- bollitore Smeg (143€)
- pentola a pressione Lagostina (80€)
Nota bene: i link Amazon sono link affiliati, quindi il blog guadagna una piccola commissione (pochi centesimi) dagli acquisti. A voi non costa nulla, semplicemente, offrite un caffè (o meglio, una frazione di esso).
Articolo scritto dalla contributor Katherine Melendrez
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