Articolo scritto dalla contributor Chiara Fucci
Se c’è una cosa che adoro quando inizia l’autunno è tornare a mangiare quei deliziosi piatti caldi che fanno subito comfort food: zuppe, minestre e… risotti! Da amante del cibo quale sono, non potevo non esplorare uno dei piatti forti della tradizione milanese e per questo ho voluto provare Guyot, molto rinomato proprio per i suoi risotti con accompagnamenti tipici della cucina meneghina.
Guyot a Milano: menù e prezzi
Il menù offre un’ampia scelta di antipasti molto invitanti: meravigliosi taglieri di affettati e formaggi da combinare insieme o degustare singolarmente, tomini piemontesi, polpettine, sfizi di polenta e flan di zucca o funghi porcini con fonduta di parmigiano.
Il pezzo forte però sono i risotti, vi è infatti un’intera pagina dedicata alla selezione dei primi della settimana e una sezione invece dedicata ai piatti della tradizione come risotto alla milanese classico, con ossobuco, con rustin nega’, con stinco di maiale, con stinco di vitello, ma anche risotto al Chianti con brasato o con costolette d’agnello.
I prezzi sono in linea con l’offerta delle varie osterie milanesi che propongono questo tipo di piatti: tra i 12 e i 18€ per i diversi tipi di risotti senza accompagnamento di carne e tra i 26 e i 36€ per i risotti con ossobuco, stinco o costolette d’agnello, che sono effettivamente un primo ed un secondo serviti insieme, considerando le porzioni abbondanti.
Inoltre c’è da menzionare che il ristorante ha un’offerta di piatti che rispecchia le esigenze dei celiaci, utilizzando ingredienti certificati così da poter garantire tranquillità anche agli ospiti che richiedono piatti gluten-free.
Cosa abbiamo mangiato da Guyot
Vista la “corposità” dei piatti offerti, abbiamo optato per un piatto a testa, la mia amica ha scelto uno dei primi della settimana: i Culurgiones burro e salvia con pecorino e noce moscata, io invece ho voluto provare il risotto alla milanese con Rustin Nega’ che, come spiegano nella loro pagina instagram, è “un piatto tipico della tradizione milanese che consiste in nodini di vitello ‘annegati’ nel brodo con aromi e pancetta”.
Entrambi i piatti molto buoni e dai sapori ben bilanciati, il risotto mi ha piacevolmente colpita vista la sua cremosità e il gusto dato dal sughetto della carne e dalla pancetta.
Se siete amanti del vino, troverete una carta dei vini molto ampia con vasta scelta sia di vini tradizionali che di vini biologici e biodinamici. Se invece vi piace abbinare al pasto un calice di vino ma non sapete cosa scegliere, sul menù vengono già indicati alcuni abbinamenti consigliati e il personale di sala è molto disponibile nel consigliare i vini alla mescita (i calici hanno un prezzo che si aggira intorno ai 7-8€).
Infine come dolce ho optato per la loro cheese cake con topping al pistacchio, che devo dire non mi ha soddisfatto granché, più che altro perché visto che i dolci sono fatti da loro, magari avrei evitato il topping già pronto e optato per una crema al pistacchio.
Guyot: taverna accogliente zona Isola
Nonostante il dolce non sia stato sorprendente come le portate principali, devo dire che la cena nel suo complesso è stata molto piacevole: ambiente accogliente, servizio preciso e cordiale, ottimo rapporto qualità prezzo. L’atmosfera è proprio quella di una taverna: entrando, si scendono le scale e si arriva alla sala con un alto soffitto ricoperto da travi in legno, pareti di mattoncini e tantissime bottiglie di vino esposte. Perfetto sia per una cena con amici che per una cena più formale.
Ma veniamo al conto, secondo voi quanto costa una cena da Guyot?
In totale abbiamo speso 76€ con 2 calici di vino, acqua, 1 primo, 1 risotto con accompagnamento di carne e 2 dolci. Con 38€ a testa eravamo più che sazie, soprattutto io con il risotto!
La prossima volta vorrei assolutamente provare gli antipasti, soprattutto le degustazioni di formaggi che sembrano buonissime e che amo abbinate ad un buon calice di rosso, ma anche gli altri tipi di risotto, come quello al Chianti con il brasato.
Guyot
Via Arnaldo da Brescia, 3 – 20159 Milano (metro: M5 Monumentale, tram 2, 4, Bus 70)
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Articolo scritto dalla contributor Chiara Fucci
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