Articolo scritto dalla contributor Margherita Castronuovo
Avete un po’ di tempo libero e volete concedervi una breve e piacevole gita fuori Milano? Questa volta vi porto vicino alla mia terra d’origine, in Franciacorta, a Corte Franca, provincia di Brescia, per raccontarvi di una realtà molto particolare nel cuore dei vigneti e a pochi km dal lago d’Iseo. L’esperienza che sto per descrivervi non consiste solo nella degustazione di ottime bollicine e pesce di lago, ma anche in una immersione in un bellissimo progetto sociale. Pronti?
Il ristorante Centottanta Cantina & Cucina e la legge 180/1978
Il posto in questione è il ristorante Centottanta Cantina & Cucina, nome che prende ispirazione dalla legge 180/1978, detta legge Basaglia, per cui l’Italia – tra i primi stati al mondo- chiuse i manicomi, su proposta del famoso psichiatra triestino Franco Basaglia, da sempre impegnato nella riabilitazione delle persone con problemi di salute mentale e nello studio ed attuazione di trattamenti terapeutici non disumanizzanti. La storia di questo ristorante è legata alla cooperativa Clarabella, realtà nata quasi venti anni fa, il 29 marzo 2002, con l’obiettivo di riqualificare un’area del comune di Iseo in disuso e di creare un ambiente solidale ed inclusivo, per l’inserimento lavorativo di persone con problemi psichici. Clarabella è nata come cooperativa agricola, per prendersi cura del territorio con coltivazioni biologiche, nonché per sviluppare progetti di accoglienza turistica e per diffondere la conoscenza dei prodotti locali. Negli anni si è poi ampliata, ha aumentato la produzione del vino, entrato nel consorzio Franciacorta, mentre lo spazio è diventato principalmente un agriturismo, con un locale inizialmente adibito solo alle colazioni, mentre successivamente è stato inserito il ristorante.
Centottanta Cantina & Cucina si definisce come una porta aperta sul mondo ed un modo di abbattere i muri e i pregiudizi. Infatti, essendo parte integrante della Cascina Clarabella, inserisce le persone con problemi di salute mentale nelle attività del ristorante.
Cosa si mangia e cosa ho provato da Centottanta Cantina & Cucina
Prima di descrivervi nel dettaglio la mia cena più recente, vi faccio alcune doverose premesse: la prima è che sono super affezionata a questo posto e lo frequento dalla sua nascita e vi posso garantire che la qualità è sempre stata molto alta negli anni. La seconda è che il motivo principale per cui si viene qui è il vino pazzesco, Franciacorta Docg biologico di vario tipo, ma sono da assaggiare e comprare olio evo e miele prodotti in loco, ma anche gli ortaggi, la pasta, le torte e il pane sono tutti prodotti con l’aiuto dei lavoratori della cooperativa, che oltre a servire durante i pasti del ristorante sono anche dietro le quinte dell’intero processo produttivo. Centottanta quindi non è solo un ristorante, ma un ristoro agrituristico, in cui tutti i prodotti utilizzati e rivenduti vengono acquistati da aziende agricole della zona, con preferenza per i prodotti tipici regionali. Non perdetevi quindi a fine pasto lo shop di prodotti veramente buoni e di qualità, ad un prezzo ragionevolissimo.
Sono andata più volte da Centottanta soprattutto per specialità di pesce di lago, di cui vi parlerò e che sono sicuramente da assaggiare, ma sono tante le proposte vegetariane, alcune vegane, ma anche a base di carne.
Aperitivo culturale nel parco di Centottanta
L’ultima volta in particolare ho partecipato ad una cena diversa dal solito perché in Cascina Clarabella hanno organizzato come negli anni passati “Parole tra i filari”, aperitivi culturali nel parco, serate in compagnia di scrittori, musicisti, esperti di cucina e animatori per bambini.
Gli aperitivi culturali si tengono il giovedì alle 18.30, e talvolta di sabato, nel parco appena fuori dal ristorante, nella cornice del vigneto e del laghetto di Cascina Clarabella, si gusta l’aperitivo della casa in compagnia dell’ospite e del suo racconto, il tutto per 15 euro con prenotazione obbligatoria. Dopo il piatto dell’aperitivo, con una selezione di assaggi misti, si possono ordinare anche alcuni dei piatti caldi dalla cucina, che sono anche nel menù delle cene “normali”.
Le porzioni di questi piatti – chiamati “taglietti” – sono meno abbondanti proprio perché il piatto servito con l’aperitivo è abbastanza saziante, tanto che anche i prezzi sono dimezzati. Un piattino costa infatti dai 7 ai 9 € ed è l’ideale se si vuole assaggiare più portate senza scoppiare. Ovviamente si può anche ordinare semplicemente dell’altro vino, o passare direttamente al dessert- di cui però c’è decisamente meno scelta (forse sono solo uno o due i dolci a fronte dei quattro o cinque normalmente presenti in menù). Io dopo il piatto dell’aperitivo, contenente sushi di lago – molto particolare – dello gnocco fritto, un tortino di melanzana molto buono e altri stuzzichini ero abbastanza piena e quindi ho ordinato solo il carpaccio misto di tre pesci di lago (coregone, trota e salmerino) con relative salsine, molto buono, e il tiramisù. Il mio ragazzo e mio fratello invece hanno ordinato due piatti, tra cui degli gnocchetti di barbabietola con fonduta al bagòss, formaggio delle nostre parti e ravioli di luccio con ragù di lago. Il plus secondo me sono i grissini e le focacce home made, veramente gustosi.
Si spendono, quindi, circa 30€ a persona, un po’ di più se si aggiungono altri calici. Super consigliato.
Un pranzo o una cena al Centottanta
Anche se non tutti i giorni della settimana (vi ho riportato gli orari alla fine dell’articolo) è possibile anche venire a pranzo o a cena qui, con possibilità anche di concordare prima un menù degustazione -soprattutto in caso di gruppi di più persone- di pesce o di carne (o anche vegetariano) che cambia stagionalmente, oppure ordinando alla carta.
La volta prima dell’aperitivo sono stata lì per il mio compleanno e ho mangiato una tartare di trota buonissima, molto delicata, secondo me uno dei piatti meglio riusciti, il mio ragazzo ha assaggiato dei fiori di zucca fritti ripieni di formaggio di capra accompagnati da una mousse di patate viola, mio fratello una tartare di carne. Poi qualcuno ha preso i ravioli con ragù di lago, altri dei tortelli all’olio su fonduta di formaggio (ripieni di olio “denso”, pazzesco), mentre io ho preso un trancio di storione con crema di zucchine, forse un piatto meno riuscito degli altri, ma comunque buono. Come dolce abbiamo preso sbrisolona e gelato alla cannella, quest’ultimo molto buono. Tutto accompagnato da un vino buonissimo, ma buono per davvero (e che se la tira molto meno di altre blasonate case vinicole del vicinato).
Per un antipasto, un primo o secondo con vino, il costo oscilla sui 40 euro a persona, prezzo non troppo caro se si considera la qualità degli ingredienti.
Centottanta: il servizio e la location
Si sarà sicuramente già capito, ma io amo questo ristorante, che è allo stesso tempo accogliente ed elegante, perfetto per pranzi o cene in famiglia o per eventi speciali. Io ci ho festeggiato la mia laurea, ma normalmente si possono anche organizzare banchetti per battesimi, matrimoni o altre ricorrenze.
Il servizio è – a discapito di quello che si può credere – efficiente e cordiale, proprio perché le persone con problemi di salute mentale non vengono trattate in modo diverso rispetto agli altri lavoratori e soprattutto sono capitanate sia in cucina che in sala da uno staff molto preparato e capace.
Da ultimo, la sala interna talvolta accoglie delle mostre fotografiche o pittoriche di artisti locali. L’atmosfera che si respira è davvero unica, il contesto è rilassante ma allo stesso tempo stimolante.
Recensione finale di Centottanta a Corte Franca
Cosa aspettate a venire qui? Io non vedo già l’ora di tornare, non solo per rifornirmi di vino e olio, ma anche perché un po’ arricchiti da questa esperienza che non è solo basata sul cibo, come vi dicevo all’inizio.
“Perché le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo sono quelle che lo fanno davvero”.
Centottanta Cantina & Cucina
Via Enrico Mattei, Snc, 25040 Corte Franca BS – serve, purtroppo, la macchina per arrivare
Orari di apertura
Aperti a pranzo dalle 12 alle 14 il sabato e la domenica.
Aperti a cena dalle 19 alle 22 il giovedì, il venerdì e il sabato.
Chiuso il lunedì.
Le altre sere solo su prenotazione per gruppi di almeno 20 persone
Articolo scritto dalla contributor Margherita Castronuovo
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