Cena con musica lirica in centro a Milano da Menady: recensione


Cena / venerdì, aprile 4th, 2025

Articolo scritto dalla contributor Margherita Castronuovo 

Tanto quanto amo scovare nuovi posticini per bere e mangiare bene in viaggio e nella vita di tutti i giorni, tanto amo anche andare a sentire musica dal vivo, sia moderna che classica. Tra i miei tanti hobby c’è stato anche quello di cantare in un coro e devo ammettere di avere un debole per la musica lirica. Così non ho potuto che accettare (quale “inviata” di Serena) l’invito a provare una cena con spettacolo dedicato a Giuseppe Verdi al ristorante Menady a Milano, che offre proprio questo e altri tipi di serate con spettacolo.

Menady Restaurant & Lounge: l’opera gourmet experience

L’evento a cui ho partecipato consisteva in una cena di quattro portate, ciascuna ispirata ad una celebre opera verdiana e ad ogni piatto è stato abbinato il relativo calice di vino.

Tra una portata e l’altra ho potuto assistere a quattro esibizioni canore diverse, legate al piatto che mi sarebbe stato servito subito dopo. Non aspettatevi, quindi, una semplice cena con spettacolo, ossia di mangiare solamente con un sottofondo musicale:  ogni performance è stata preceduta da una introduzione molto ben fatta da uno “storyteller” riguardo l’opera, l’autore e il rapporto tra questi ultimi e le portate della cena, a mo’ di lezione di musica classica in un contesto diverso ed informale.

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© Margherita Castronuovo

Interessante è stato l’approfondimento sull’amore di Giuseppe Verdi per la cucina, con cenni alle ricette storiche tardo ottocentesche, che sono state parzialmente riproposte in chiave moderna. Questa struttura ha reso molto godibile la serata, perché ciascun elemento aveva il giusto spazio, con un giusto equilibrio per tutti i sensi.

L’acustica non era da sala da concerto, ma ha tuttavia consentito di goderci i brani proposti, anche perché gli interpreti (due ragazzi molto bravi) si muovevano tra i tavoli, creando un’atmosfera davvero piacevole.

Il menù per la serata opera gourmet di Menady Restaurant&Lounge

Il menù varia a seconda della serata, proprio in quanto, come dicevo, è strettamente legato al tipo di spettacolo a cui si assiste.

Quello previsto per la cena verdiana, dal costo di 70 euro a persona, comprensivo di acqua, vini e portate, era così suddiviso:

  • apertura con calice di prosecco, grissini e pane caldo;
  • antipasto a base di salumi insieme ad un bicchiere di lambrusco, ispirato al duetto “Libiamo n’ lieti calici” da “La Traviata”;
  • come primo un risotto alla milanese accompagnato da un calice di barbera, preceduto dal brano “Tacea la notte placida” da “Il Trovatore”;
  • come secondo un brasato con polenta morbida e relativo pinot nero, collegato a “La donna è mobile”, da “Rigoletto”;
  • ed infine come dolce un bicchiere di zabaione ai frutti rossi, insieme ad un moscato d’Asti e al brano “Parigi o cara” da “La Traviata”.
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© Margherita Castronuovo

Per me, che sono vegetariana, le portate di carne sono state sostituite da una frittata alle erbette per antipasto e da una parmigiana di verdure miste come secondo.

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© Margherita Castronuovo

C’è da dire che nonostante il claimgourmet” i piatti prescelti dagli organizzatori sono stati volutamente portate da osteria, in quanto Giuseppe Verdi amava la cucina emiliana, abbondante e sostanziosa, non esattamente elegante.

La mia frittata infatti era saporita e per nulla light, però buona, i salumi invece erano nella media. Per il risotto c’è da specificare che sul menù era indicata la presenza di polvere di tartufo, che però non abbiamo affatto percepito durante la degustazione. Forse c’è stato un cambio di piani all’ultimo, di cui però non siamo stati avvertiti. La parmigiana di verdura era parecchio unta, non per persone senza fame; il brasato invece era gradevole. Lo zabaione (dolce che a me personalmente non fa impazzire) mi ha tuttavia sorpreso in positivo. Un vino su quattro non ci ha fatto impazzire, mentre gli altri sono stati azzeccati.

Le portate di per sé forse avevano qualche difetto di esecuzione, ma nel complesso è stata una cena molto piacevole, il servizio è stato rapido ed ho apprezzato lo sforzo per le portate vegetariane diverse dalle solite verdure scondite.

Giudizio finale su Menady Restaurant & Lounge

Quello che in realtà conta di più è che a prescindere dal cibo, in questo caso parte e non al centro dell’esperienza, mi sono divertita e ho passato una serata diversa dal solito, ascoltando dell’ottima musica in un ambiente accogliente. Secondo me è una buona idea da regalare, o da consigliare ad appassionati di musica e non solo. Per me promosso!

Menady Restaurant & Lounge
Via Albricci (M3 Missori)

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© Margherita Castronuovo

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Articolo scritto dalla contributor Margherita Castronuovo 

Disclaimer: sono stata invitata a mangiare qui dallo staff di Menady Restaurant & Lounge, ma i commenti positivi contenuti in questo articolo sono miei e miei soltanto!

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Per la foto di copertina: © Menady Restaurant & Lounge