Articolo scritto dalla contributor Giulia Minguzzi
Avete mai pensato a una cena romantica a base di barbecue con la vostra metà? Si sa, la grigliata di carne è un classico intramontabile delle sere d’estate in compagnia degli amici, magari circondati dalla campagna e totalmente immersi nella spensieratezza delle vacanze.
Ma immaginatevi quanto sarebbe bello poter cenare davanti a un camino una sera d’inverno, in una location intima e accogliente, dallo stile contemporaneo e luci al neon soffuse, in un ambiente caldo e rilassante. Vi starete chiedendo come sia possibile trovare tutto questo (soprattutto un vero camino con fuoco a legna) in un ristorante del centro di Milano; eppure, sappiate che un locale così esiste eccome, si chiama Ombra Restaurant e, proprio ora che è arrivato il freddo, potrebbe essere la location perfetta per la vostra prossima cenetta invernale.
Fuoco e Natura: le due anime di Ombra
Situato nel cuore della città, in Via della Commenda 35, questo ristorante crea una serie di aspettative che verranno sorprendentemente stravolte per tutta la durata della cena, o meglio, dell’esperienza che farete, scegliendo di riservare un tavolo qui.
Dall’esterno si presenta come un locale dal profilo basso, con un’insegna a caratteri minimal e un font sobrio, quasi tenebroso, ma non appena si entra, ci si ritrova immersi in un ambiente molto elegante, curato nei minimi dettagli e caratterizzato da contaminazioni stilistiche di diverso tipo; all’ingresso, l’attenzione del cliente viene subito catturata da molti richiami alla natura, come tronchi e piante che addobbano il perimetro del locale e talvolta si mescolano ad elementi di arredamento più moderni, come le scritte al neon sulle pareti.
I tavoli sono in legno massiccio e sono apparecchiati senza tovaglia, ma c’è la possibilità anche di cenare al bancone, affacciandosi proprio sul camino e sul forno a legna, dove avvengono le magie dello chef. L’illuminazione è molto soffusa e crea un’atmosfera di intimità unica per ogni tavolino. Il tepore che proviene dal fuoco è davvero confortevole, ospitale, quasi seducente, e vi accompagnerà per tutto il tempo che trascorrerete qui.
Il concept di Ombra: cucina a vista con barbecue a fuoco vivo
Il servizio è molto accomodante, ma non invadente, di alto livello, ma senza far sentire il cliente a disagio; i camerieri, quasi tutti ragazzi, hanno saputo spiegarci il menù e il concept del ristorante con un tono amichevole, senza troppi fronzoli. Per accompagnare il pasto ci hanno consigliato un vino rosso, Sangiovese Le Lucrezie, che si abbinava benissimo con il nostro percorso di portate, soprattutto con il controfiletto, il vero re della nostra cena. Ma andiamo per gradi.
Cosa si mangia da Ombra Restaurant: vizietti e carne al barbecue
Si inizia con i “vizietti”, come li chiamano loro, una sorta di tapas all’italiana, pensati per essere condivisi tra i commensali e permettendo agli ospiti più golosi di assaggiare un po’ tutto con la formula da mezza porzione (solo per alcune portate, come ad esempio il polpo). Noi abbiamo scelto le patate sotto cenere con caciocavallo podolico (7€), la Crispy Pork Belly in salsa dijon (11€), e una mezza porzione di polpo ai ferri in salsa teriyaki e crema di sedano rapa affumicato (14€ mezza porzione, 28€ porzione intera).
La cottura sotto cenere è particolarissima e non avevo mai provato prima una simile proposta di cucina: la patata è stata cotta letteralmente sotto la cenere della brace in una terrina con il caciocavallo e poi ci è stata servita su un piatto di ardesia e fiocchi di sale sopra. Aprirla e vedere il caciocavallo sciolto che colava sul piatto è stata una vera goduria, oltre che per il palato, anche per gli occhi.
Alla portata successiva c’è stato un piccolo errore: al tavolo arriva il polpo, di cui avevamo ordinato una mezza porzione, ma un minuto dopo arriva la cameriera, informandoci che in realtà la porzione che ci era arrivata fosse intera e chiedendoci se avevamo già iniziato a mangiare; alla nostra risposta negativa (fortuna per loro che di solito impiego qualche minuto a fotografare i piatti) si scusa e porta via il piatto, dicendo che sarebbe tornata con l’ordine corretto.
Intanto, arriva l’altro vizietto, ovvero la pancia di maiale croccante: il sapore era molto gustoso, e il grasso della pancetta era stato giustamente valorizzato dalla cottura al barbecue, trasformando la carne in una golosità super croccante; non ho apprezzato particolarmente la crema, il contrasto era troppo acido per i miei gusti.
Finalmente arriva il polpo e, rispetto alle dimensioni della porzione precedente, siamo rimasti leggermente imbarazzati perché ci è sembrato davvero povera per il prezzo (si tratta comunque di 14 € di antipasto . in foto la porzione intera). Comunque dobbiamo ammettere che fosse il vizietto di Ombra più buono di tutti: cotto alla perfezione, la marinatura gli donava una bontà assoluta e la cremina di accompagnamento ci stava benissimo. Insomma, una vera delizia, se non fosse che in un nanosecondo era già terminato.
Come portata principale abbiamo scelto il controfiletto, il Bone-in Sirloin (64 €, porzione da 800 gr), cottura rigorosamente al sangue, che ci viene servito in tutta la sua maestosità con il suo osso e fiocchi di sale sulla superficie. La morbidezza e la succosità della carne si percepiva anche solo guardandola: per questo piatto lo chef ha adottato la cottura al barbecue, mettendo il pezzo di carne a scottare direttamente sul camino, (attrezzato con griglie professionali), per poi trasferirlo sul piatto da portata e tagliando accuratamente il controfiletto, creando una sorta di domino con le fette di carne, adagiate scenicamente una dopo l’altra.
Nulla da dire sul controfiletto: tenerissimo, si scioglieva in bocca, i fiocchi di sale ci stavano benissimo e la cottura richiesta è stata rispettata, facendo risaltare il sapore unico della carne e la sua succosità. È stata una goduria vera e propria, fetta dopo fetta, finché non siamo arrivati all’osso, che avremmo voluto “piluccare” per quanto era buono, ma ci siamo trattenuti per decenza. Di contorno ci siamo fatti ammaliare dal cameriere che ci ha proposto i funghi porcini alla brace, come fuori menù del giorno e, a detta sua, imperdibili. Effettivamente erano davvero buoni, ma ahimé, anche questa volta, una porzione davvero misera per il prezzo pagato (15 €) e trattandosi solamente di un contorno.
La cena non poteva che concludersi con un dolce che richiamasse ancora una volta il fuoco: la cheesecake “bruciata” (burnt cheesecake), accompagnata da una composta di albicocche. Squisita e per nulla pesante. Abbiamo voluto provare anche un grande classico, il tiramisù, che però qui viene rivisitato con una marcia in più: nel menù si chiama infatti Tiramisù Express, perché viene rafforzato con il frangelico, un liquore al caffè che rende il dolce molto meno addomesticato e soddisfa chi ama i sapori più sfidanti, anche nei desserts. Per finire in bellezza, ci hanno proposto un amaro artigianale fatto in casa che era veramente particolare: per i miei gusti troppo forte, ma una prelibatezza per i veri intenditori.
Cenare da Ombra a Milano: considerazioni finali
La mia esperienza da Ombra è stata complessivamente positiva, nonostante un piccolo errore nel servizio e una certa amarezza nel vedere alcune portate un po’ “vuote” in relazione al prezzo, ma non ho dubbi sul fatto che ritornerei qui subito per provare tutte le altre portate principali che erano presenti sul menù, in particolare l’orata nella roccia, in pasta di sale e semola cotta su fiamma, che mi ha incuriosito tantissimo e mi ha fatto tentennare fino all’ultimo sulla scelta del piatto principale. La metodologia di cottura che utilizza lo chef, un mix tra camino, barbecue e forno a legna, è davvero unica, e rende ogni pietanza particolare a modo suo e, di conseguenza, indimenticabile; non conosco altri posti a Milano che replicano questo tipo di cucina.
Anche solo l’ambiente e l’atmosfera accogliente e calda che si percepisce mentre si cena da Ombra vale la visita: protagonista indiscusso il fuoco, che cattura gli sguardi dei clienti del ristorante e rende ancora più affascinante la permanenza all’interno del locale. La sensazione è quella che si prova quando ci si riunisce davanti a un camino, oppure davanti a un barbecue, con la differenza che qui si può venire coccolati dal cibo di un vero professionista, che sa proporre un’esperienza gastronomica unica, impossibile da replicare a casa o altrove. Vi consiglio di prenotare da Ombra per una cena romantica, se volete stupire la vostra metà con un’esperienza diversa dal solito e magari in occasione di una ricorrenza particolare.
Ombra
Via della Commenda, 35 (Metro M3 Crocetta)
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Articolo scritto dalla contributor Giulia Minguzzi
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