Vinhood: come funzionano algoritmo ed eventi


Drink / lunedì, giugno 23rd, 2025

Articolo scritto dalla contributor Margherita Castronuovo 

Recentemente abbiamo avuto l’occasione di scoprire una realtà che ci ha fatto fare un’esperienza enogastronomica diversa dal solito: sto parlando di Vinhood, una realtà imprenditoriale milanese, che ci ha invitato a fare una degustazione di vini apparentemente classica, rivelatasi poi molto più interessante della norma. 

Come funziona l´algoritmo di Vinhood

Vinhood, a differenza di quello che può suggerire il nome, non è un’enoteca o un wine-bar, ma è un’azienda che si occupa del mondo del gusto a 360 gradi: la sua attività si basa sulla esplorazione e catalogazione di tipi di gusto associati a vari tipologie di cibo e bevande.

Il punto di partenza è la creazione di caratteri gustativi, ciascuno dei quali può identificare le preferenze di una persona. Ad ognuno di questi caratteri viene dato un aggettivo, che qualifica il gusto delle persone. Ad esempio, a me che piace il vino rosato, sono vegetariana, amo il caffè amaro e determinati tipi di frutta, verdura e cioccolato è stato attribuito il carattere “creativo”. Il fine di Vinhood è consigliare ad un potenziale utente/consumatore il prodotto più adatto ai suoi gusti e per farlo, l’azienda ha costruito un proprio algoritmo (di cui vi dirò a breve!).

Per avvicinare le persone al mondo del gusto, poi, Vinhood organizza esperienze di diverso tipo: degustazioni alla cieca, corsi di formazione sul vino, incontri con i produttori vinicoli e non solo, attività di team building per le aziende, e altro ancora.

Vinhood come funziona (5)
© Margherita Castronuovo

La mia esperienza di degustazione “clandestina” con Vinhood

Tutte le informazioni che vi ho dato mi sono state fornite nel corso dell’evento che ho fatto proprio all’interno degli uffici di Vinhood, nei quali si è tenuta per la prima volta una degustazione “clandestina”: un assaggio di tre vini alla cieca fatta non in un locale, ma dentro gli spazi aziendali di Milano.

All’inizio della serata mi hanno fatto subito provare l’algoritmo, sottoponendo me e gli altri partecipanti (una decina di persona) ad un test lungo meno di un minuti riguardo ai nostri gusti, assegnando a ciascuno di noi un carattere e consegnandoci una “carta d’identità del gusto”. Dopodiché, gli addetti all’evento ci hanno fornito alcune basilari nozioni per tentare di riconoscere la provenienza e la tipologia di vini senza etichetta visibile che ci avrebbero fatto assaggiare nel corso della serata; ci hanno poi chiesto di provare a indovinare se qualcuno dei vini proposti corrispondesse a uno dei caratteri gustativi presenti nelle nostre carte d’identità.

I vini assaggiati erano molto buoni, l’atmosfera super rilassata e soprattutto raccolta, essendo così limitato il numero di partecipanti; tuttavia non voglio spoilerare altro, per non rovinarvi l’eventuale effetto sorpresa che potreste avere se decideste di provare: le nuove date per questo tipo di degustazione vengono comunicate direttamente sulle pagine social Vinhood, che vi consiglio di seguire.

Si puo fare il test online a questo indirizzo, per gioco ho chiesto a Serena (la proprietaria di questo blog) di farlo e la sua preferenza è risultata essere Afrodisiaco, Vini Dolci Morbidi e in effetti mi ha confermato che i suoi vini preferiti sono rossi come chianti classico, valpolicella, syrah!

Vinhood come funziona (3)
© Margherita Castronuovo

Esempio di evento Vinhood: Taste in the City da Wao in Isola

Mi sono poi più di recente recata ad un altro evento, questa volta più “in grande”, sempre organizzato da Vinhood, svoltosi in uno spazio di coworking molto carino in via Porro Lambertenghi, in zona Isola, a Milano (spazio Wao). In questo caso, i partecipanti all’evento hanno potuto degustare vini di più produttori, tutti medio-piccoli (aspetto questo che ho apprezzato molto), ma anche gin e cioccolato. Il tutto era accompagnato da prodotti da forno pazzeschi di un’azienda piemontese, Mastro Cesare, e da ciambelle e bagels di Dreams Donuts (realtà milanese che non conoscevo ma che non è affatto male). Il tutto a un prezzo davvero modico, vista l’ampiezza dell’offerta (20€ a prezzo pieno, 15€ scontato con il loro codice VINHOOD15).

Vinhood come funziona (2)
© Margherita Castronuovo

L’evento è stato molto partecipato, e gli addetti di Vinhood hanno “testato” chi aveva piacere a provare il loro algoritmo, abbiamo bevuto molto bene e passato una serata molto piacevole.

Tutti i nomi dei produttori presenti (6) all’evento sono riportati nella pagina di Vinhood: a me sono piaciuti molto quelli de “La Casaia”, dell’Oltrepò Pavese, rosé ottimo, e de “La Piemontina”, con un bollicine da volare via.

Vinhood come funziona vino
© Margherita Castronuovo

Vinhood: una realtà che mi è piaciuta moltissimo

Vinhood è una realtà giovane, di appassionati di gusto e di comunicazione: tutte le persone con cui ho avuto a che fare sono sempre state davvero gentili e disponibili. Ho apprezzato davvero molto anche i prodotti da loro proposti durante gli eventi, si vede che sono scelti con cura. Vi consiglio quindi di contattare direttamente l’azienda e provare una delle loro esperienze, non ne rimarrete delusi!

Avevate mai sentito parlare di Vinhood a Milano? Fatecelo sapere qui sotto, oppure su Facebook o su Instagram, sempre su @serenafoodieinsider o @marghecastronuovo!

Disclaimer: sono stata invitata a provare questo servizio, ma i commenti positivi in questo articolo sono il mio onesto parere sulle proposte offerte.

Articolo scritto dalla contributor Margherita Castronuovo 

Per la foto di copertina: © Vinhood